Paola Mattioli1
1Ospedale “Madre Giuseppina Vannini” Istituto Figlie di S. Camillo (già Assistente sociale Ospedale S. Spirito)
Parole chiave: Assistenza sanitaria, assistenza sociale, servizi sanitari integrati, assistente sociale ospedalie- ro, centro assistenza domiciliare.
Riassunto: Tra le categorie di” produttori di salute” in riferimento alla recente conclusa audizione presso il Ministero della Salute (8-10 luglio 2019) trova spazio il Servizio Sociale Ospedaliero a cui sono addetti Assistenti Sociali che operano presso gli ospedali pubblici di Roma dal 1970 quando la loro funzione era rivolta principalmente alla singola persona ricoverata stabilendo con il malato una” relazione di aiuto”.
Dal 1970 ad oggi, si sono verificate profonde modifiche socio-culturali, legislative e normative che hanno indotto gli Assistenti Sociali ad adattare al “Nuovo” parte delle loro funzioni affrontando una progressiva crescita di problemi “sociali” costretti a risolversi in fase di ricovero ospedaliero, evidenziando così una ca- renza assistenziale territoriale ascrivibile anche a mancanza di informazioni sulle condizioni esistenziali dei residenti in un determinato Municipio. Data la multi-problematicità dei ricoverati di competenza anche dell’Assistente Sociale, (migranti s. f. d. minori non accompagnati, tossicodipendenti, malati psichiatrici, anziani soli, ecc.) ed in considerazione dei DRG, l’Assistente Sociale ospedaliera si trova a compiere un lavoro di rete stabilendo collaborazioni con le varie strutture socio-sanitarie (case di riposo, RSA, case di cura post-acuzie, di riabilitazione, CAD,CSM ecc.) che, superata la fase acuta in ospedale, possono acco- gliere il paziente secondo la sua patologia, le caratteristiche del suo bisogno medico-sociale o solamente sociale. Da un lavoro individuale di sostegno al degente, si evidenzia quindi un’attività “manageriale” in quanto il soggetto da assistere diventa l’intera organizzazione socio-sanitaria. È auspicabile che vengano poste pienamente in atto le finalità proprie della Sanità Pubblica con la possibilità di usufruire di servizi sanitari integrati di qualità e funzionalità migliore e che facciano da filtro al ricovero ospedaliero quando questo non si rende necessario se non per problemi organici in fase acuta.
The hospital social service: a multi-year personal experience
Keywords: Health care, social care, integrated health services, hospital social assistant, home assistance center.
Summary: Among the categories of “health producers” in reference to the recently concluded hearing at the Ministry of health (8-10 July 2019) has space for the Hospital Social Service to which Social Workers are employed operating at public hospitals in Rome since 1970 when their function was mainly addressed to the individual hospitalized person establishing a “helping relationship” with the patient. From 1970 to today, there have been profound socio-cultural, legislative and regulatory changes that have induced Social Workers to adapt part of their functions to the “New” by facing a progressive growth of “social” problems forced to resolve during hospitalization. , thus highlighting a territorial shortage of care attributable also to the lack of information on the existential conditions of the residents of a specific Municipality. Given the multi-problematic nature of the hospitalized persons, also of the Social Worker, (unaccompanied minor migrants, drug addicts, psychiatric patients, elderly people alone, etc.) and in consideration of the DRGs, the hospital Social Worker finds himself doing a job network by establishing collaborations with the various socio-health structures (retirement homes, post-acute care homes, rehabilitation, etc.) which, after passing the acute phase in the hospital, can welcome the patient according to his pathology, the characteristics of its medical-social or only social need. From an individual work of support to the patient, therefore, a “managerial” activity is highlighted as the subject to be assisted becomes the entire socio-health organization. It is desirable that the aims of Public Health are fully implemented with the possibility of using integrated health services of better quality and functionality and which act as a filter for hospitalization when this is not necessary except for organic problems in phase acute.