Albanese S., Liberatore C., Morano S., Rosignoli P., Anastasio G., Civitelli F.
La percentuale di donne medico impiegate in ambito sanitario è in continua ascesa sia in Europa che in Italia come dimostrano i dati OECD pubblicati.(1)
Questa trasformazione dell’universo lavorativo ha avuto ripercussioni nei modelli organizzativi e socio-familiari, attualmente non pensati in termini di pari opportunità di aspettative, carriere e qualità di vita, non solo in Italia , ma anche a livello Europeo.
Molti studi pubblicati hanno preso in considerazione prevalentemente la disparità economica e di carriera, (1) ma non sono emersi studi combinati con survey che abbiano evidenziato dei criteri di valutazione della qualità del lavoro, visti questi attraverso l’esperienza diretta e sincera delle lavoratrici.
Da questa riflessione è nata l’idea di una survey organizzata dal Gruppo Donne Medico ANAAO (Associazione Medici Dirigenti) con il patrocinio della Federazione Toscana degli Ordini dei Medici organizzata su un campione omogeneo, ovvero i medici donna di una unica Regione , la Toscana, al fine di valutare e di ri-cercare nuovi approcci nella gestione delle risorse umane che tengano conto del delicato equilibrio tra le possibilità reali a disposizione della donna medico e delle complessità esperienziali lavorative che si presentano nell’arco di una vita.
Evidenze empiriche derivanti da indagini specifiche condotte a livello sindacale e ordinistico documentano ancora l’esistenza di un gap gender tra uomini e donne medico rispetto ai parametri di riferimento di un lavoro di qualità , quali la dimensione economica e ergonomica, in rapporto ai bisogni fisici e psicologici delle persone.