Relazione tra volumi di attività ed esiti dell’assistenza ospedaliera: evidenze epidemiologiche a supporto del processo di revisione del Decreto Ministero della Salute 2 aprile 2015 n. 70

Cerza F.*, Cicala Stefano D.*, Bernardini F., Forti M., Guglielmi E., Fortino A., Mantoan D., Baglio G. Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali – AGENAS

*Questi autori hanno contribuito in egual misura all’elaborazione del presente lavoro.

Il Decreto del Ministero della Salute 2 aprile 2015 n.70 ha rappresentato in questi anni un riferimento cruciale nella riorganizzazione dei servizi, a sostegno della qualità e della sicurezza delle cure. In particolare, nel decreto vengono riportate le soglie di volume per una serie di ambiti nosologici e procedure diagnostico-terapeutiche, a garanzia di migliori esiti di salute. Si prevede inoltre che tali soglie siano sottoposte a periodici aggiornamenti, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche.

In questa prospettiva, il presente lavoro intende valutare la presenza di correlazioni statistiche tra volumi di attività ed esiti dell’assistenza ospedaliera, limitatamente ad alcune condizioni cliniche e procedure terapeutiche per le quali sono disponibili specifici indicatori nell’ambito del Programma Nazionale di valutazione degli Esiti.

Per ciascuna condizione o procedura è stata analizzata la relazione volume-esito per polo ospedaliero, mediante algoritmo di Levenberg-Marquardt (software: XLSTAT); l’esistenza di punti di svolta è stata valutata attraverso l’uso di modelli segmentati (software: R- Package ‘segmented’).

I risultati mostrano una correlazione statistica per: infarto miocardico acuto (punto di svolta: 91 ricoveri/anno; IC95%: 81-101; p-value <0,0001); riparazione di aneurisma dell’aorta addominale non rotto (punto di svolta: 69 interventi/anno; IC95%: 52-86; p- value=0,146); tumore maligno del polmone (punto di svolta: 96 interventi/anno; IC95%: 60-132; p-value<0,01); artroprotesi di ginocchio (punto di svolta: 91 interventi/anno; IC95%: 51-131; p-value=0,484). Diversamente, per il bypass aorto-coronarico isolato, l’angioplastica coronarica percutanea transluminale e l’artroprotesi d’anca, l’analisi statistica non ha permesso di evidenziare con precisione un punto di svolta.

Tali risultati rappresentano un contributo conoscitivo utile a sostenere il percorso di aggiornamento del D.M. 70/2015. Per le procedure attualmente non valutabili attraverso il presente metodo d’analisi statistica, sono riportati dati di letteratura che indirizzano verso il mantenimento delle attuali soglie normative in range di sicurezza.


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