Tecnologia e prevenzione nell’era della Mobile Health: quali applicazioni per gli screening oncologici?

Bert Fabrizio1, Gualano Maria Rosaria1, Clemente Salvatore1, Villa Giulia1, Siliquini Roberta1

Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino

Parole chiave Screening; prevenzione; mobile health; smartphones
Riassunto Per la prevenzione secondaria dei tumori, in Italia sono garantiti a tutta la popolazione screening per i tumori della mammella, del colon-retto e della cervice uterina. Questi registrano adesioni inferiori alle potenzialità. Gli smartphone e le loro applicazioni potrebbero essere uno strumento per comunicare con la popolazione e raggiungere una maggiore adesione agli screening. L’obiettivo dello studio è fornire una panoramica delle caratteristiche, delle funzioni e delle potenzialità delle applicazioni finalizzate alla prevenzione secondaria delle patologie oncologiche, in relazione alla possibilità di un loro impiego nelle strategie di Sanità Pubblica. A Febbraio 2016 abbiamo effettuato la ricerca, attraverso parole- chiave, delle applicazioni esistenti sugli store online. Sono state individuate 32 applicazioni rispondenti ai criteri di inclusione, analizzate secondo una griglia di lettura. Le patologie oggetto dello screening supportato dalle app sono: cancro della mammella (13/32), cervice uterina (4/32), colon-retto (1/32). Esistono poi applicazioni dedicate alla prevenzione secondaria di tumori per i quali lo screening non è previsto per la popolazione italiana (melanomi, carcinoma della prostata e carcinoma epatocellulare). Le funzionalità più frequenti sono: – fornire informazioni sulle patologie (22/32), – calcolatori di rischio (10/32), – promemoria per visite ed esami (7/32). Meno frequenti sono le funzioni più interattive, come: – gestire appuntamenti online (3/32), – richiesta di pareri ad esperti (3/32), e – l’archiviazione di dati (2/32). Solo una Applicazione su 32 ha una certificazione a testimonianza della validità e dell’evidenza scientifica dei contenuti (marchio CE). I risultati suggeriscono ampie potenzialità di sviluppo e di utilizzo delle applicazioni per la prevenzione secondaria. Oltre ai vantaggi già descritti in letteratura, riteniamo le applicazioni strumenti utili per: – raggiungere nuove porzioni di popolazione e facilitare l’accesso ai programmi di prevenzione, – ridurre alcuni costi, – rispondere al bisogno percepito di salute dei cittadini. La diffusione di questi strumenti non è priva di svantaggi: – il divario linguistico (soltanto 2/32 le app sono disponibili in Italiano) si potrebbe aggiungere al già descritto divario tecnologico, comportando diseguaglianze di accesso; – l’uso delle app non rientra in piani strategici e in programmi di prevenzione, – manca il controllo della validità scientifica dei contenuti – è concreto il rischio di perdere la riservatezza dei dati. In futuro l’impegno dovrà esser volto a migliorare l’educazione nell’approccio alle tecnologie, consolidare le normative anche internazionali e monitorare lo sviluppo di iniquità nell’accesso ai servizi.

Technology and prevention in the era of mobile health: applications for cancer screening programs

Key words Screening; prevention; mobile helath; smartphones
Summary The Italian national health system provides screening to detect breast, colorecatal and cervical cancers, however, population adherence is not as high as expected. Smartphones and their applications (apps) could be used as a tool to communicate with the population and to help improve adherence. The aim of this study was to analyze the features and functions of smartphone applications aimed at secondary prevention of oncological diseases. In February 2016, we reviewed online app stores, using specific key-words, to search for available apps for cancer screening. We identified 32 apps meeting our inclusion criteria. The most frequent types of app are breast cancer (13/32) and cervical cancer (4/32) screening apps. We also found apps addressing secondary prevention of cancers for which screening is not provided to the Italian population (melanoma, prostate cancer and hepatocellular carcinoma). The most common features are: information providers (22/32), risk calculators (10/32), reminders for appointments and tests (7/32). Only one app has been validated for diagnostic accuracy or utility using established international certification (CE Marking). The results show a large potential for development and utilization of applications in secondary prevention. Despite their potential usefulness, there are also disadvantages such as language barriers (only 2 of 32 apps are in Italian), and the digital divide. Future efforts should focus on improving education regarding approaches to technologies, strengthen national and international regulations and monitoring inequalities in access to services.


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