Efficacia di un sistema di trattamento no-touch con unità mobile a luce UV pulsata allo Xeno per la disinfezione delle superfici nelle sale operatorie: risultati preliminari nel Policlinico Riuniti di Foggia, 2019

Domenico Martinelli1,2, Giovanni Villone1, Francesca Fortunato1,2, Giuseppe Fiorino3, Nicola Laurieri3, Rosa Prato1,2, Vitangelo Dattoli1

1 Policlinico Riuniti University Hospital of Foggia, Foggia, Italy
2 Department of Medical and Surgical Sciences, University of Foggia, Foggia, Italy
3 Item Oxygen S.R.L., Altamura (Ba), Italy

La disinfezione degli ambienti ospedalieri è un elemento essenziale nelle strategie di intervento per ridurre il rischio di infezioni correlate all’assistenza. Numerosi studi dimostrano che la pulizia standard non è sufficiente a garantire una corretta disinfezione degli ambienti sanitari e che l’aggiunta di tecnologie no-touch, come i raggi ultravioletti, può restituire un’igiene più approfondita. Lo studio si propone di verificare quanto l’applicazione di raggi ultravioletti, dopo la sanificazione standard, contribuisca ad un aumento del livello di igiene.
Nel periodo tra dicembre 2019 ed agosto 2020 è stato condotto uno studio trasversale analitico in stanze di degenza riabilitativa in una clinica privata convenzionata “Rugani Hospital” sita a Monteriggioni (SI). Lo studio è stato condotto secondo il seguente protocollo: i) quantizzazione della contaminazione di 12 punti target scelti nella stanza; ii) attribuzione ai punti di una probabilità di rischio contaminazione; iii) campionamento di un sotto-insieme di 6 punti con assegnamento probabilistico; iv) valutazione dell’igiene ambientale pre-post disinfezione tramite un sistema UV-C. Per l’analisi statistica pre-post è stato usato il test non parametrico di Wilcoxon; per verificare il ruolo di diversi confondenti è stata usata l’analisi multivariata MANOVA con eventuale test post hoc di Bonferroni.
La stima probabilistica dei punti più contaminati ha permesso di ridurre al minimo il numero di punti campionati, per verificare che l’applicazione del device a raggi UVC riducesse la contaminazione in maniera statisticamente significativa (p < 0,01) nel confronto tra pre- e post-esposizione con un tempo di irraggiamento minore rispetto a quello indicato dal produttore del device.


An integrated approach for better contamination control in hospital settings

Disinfection of hospital environments is a cornerstone of intervention strategies to reduce the risk of hospital-associated infections. Many studies show that standard cleaning procedures are not sufficient for proper disinfection of hospital environments and that the addition of no-touch technologies, such us ultraviolet light, can provide deeper sanitisation. This study aims to test whether the application of ultraviolet light after standard procedures improves hygiene levels in the shortest possible time and shows the degree of contamination before and after irradiation.
A cross-sectional study was conducted in a real clinical setting in rehabilitation rooms of a contracted clinic “Rugani Hospital” in Monteriggioni (SI), Italy, between December 2019 and August 2020.the study was carried out according to the following protocol: i) quantization of contamination of 12 selected target points in room; ii) attribution to the points of a probability of contamination risk; iii) sampling of a subset of 6 points with probabilistic assignment; iv) evaluation of the pre-post disinfection environmental hygiene using a UV-C system. For the pre-post statistical analysis the non-parametric Wilcoxon test was used; the multivariate MANOVA was used to verify the role of different confounders, with post hoc Bonferroni test.
Probabilistic calculations minimised the samplings required to conclude that the application of the ultraviolet light device reduced the level of contamination in a statistically significant manner (p < 0.01) when comparing pre- and post-exposure, with less irradiation time than indicated by the manufacturer.

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