Manzi Pietro*. Messina Gabriele, Falcone Vittorio**, Cevenini Gabriele ***, Bernardini Ilaria*, De Lio Cristina* , Pieri Luisa*, De Filippis Giuseppe° , Violi Sara°° .
*SC Igiene e Organizzazione dei Servizi Ospedalieri Azienda Ospedaliera di Perugia
** Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo, Scuola Post Laurea di Sanità Pubblica, Università di Siena
*** Dipartimento di Biotecnologie Mediche Università di Siena
° Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera di Perugia
°° Scuola di Specializzazione in Igiene Università di Perugia
Mentre le economie mondiali escono dal blocco imposto dalla pandemia COVID-19, c’è un’urgente necessità di tecnologie mirate a ridurre la trasmissione di COVID-19 in spazi ristretti come gli ambienti ospedalieri.
Sebbene le procedure di pulizia e di disinfezione dispongano di metodiche piuttosto innovative e sofisticate, le stesse non sembrano essere sufficienti a mantenere bassi livelli di contaminazione microbiologica ambientale in maniera continuativa. Tale risultato può essere oggi ottenuto tramite l’utilizzo incrociato, nello spazio e nel tempo, di tecnologie perfezionate.
In questo lavoro si evidenza la possibilità di incrocio e di cooperazione di diverse tecniche di disinfezione, volte a mantenere bassa la carica microbica e virale nel tempo.
Permanent environmental disinfection techniques in hospital settings with infectious risk
While the world’s economies avoid the COVID-19 pandemic blockade, there is an urgent need for technologies aimed at reducing the transmission of COVID-19 in confined spaces such as hospital environments.
Although the cleaning and disinfection procedures now have rather complex and sophisticated weapons, they do not seem to be sufficient to continuously maintain low levels of environmental microbiological contamination.
This result can now be achieved through the cross-use, in space and time, of improved, more efficient and effective technologies.
This result can now be achieved through the cross-use, in space and time, of improved technologies.
This work highlights the possibility of crossing and cooperation of different disinfection techniques, such as to keep the microbial and viral load low over time.